Alla scoperta delle nuove stampanti 3d desktop MakerBot Replicator+
Sono state ufficialmente annunciate lo scorso 20 settembre e sono già disponibili per l’acquisto, anche on line, le nuove stampanti 3D desktop di casa MakerBot: la Replicator+ e la Replicator Mini+ che vanno a sostituire rispettivamente la Replicator 5th gen e la Replicator Mini. Davide Sher, noto giornalista esperto di stampa 3D e tecnologie di fabbricazione additiva e curatore del blog REPLICATORE.IT, le ha viste e provate presso il Centro Tecnologico per il Digital Manufacturing di Energy Group prima della presentazione ufficiale.
“La prima impressione è stata decisamente positiva” racconta Davide Sher nel suo articolo “ La nuova MakerBot Replicator+ appare subito più solida ed elegante del modello precedente, così come appare robusta la piccola MakerBot Replicator Mini+. I componenti meccanici della serie plus sono stati riprogettati e sono più silenziosi e veloci.”
Affidabilità e semplicità evidenti: così le stampanti 3d desktop Makerbot
Le nuove caratteristiche che subito colpiscono sono la facilità della configurazione Wi-Fi: basta collegarla allo smartphone e si è subito pronti per la stampa; il piatto più grande, flessibile che non richiede più l’uso del nastro in kapton; è possibile stampare in 3D oggetti più grandi rispetto ai modelli precedenti grazie al maggiore volume della camera di costruzione: 29.5 x 19.5 x 16.5 cm (pari a 9492 cm3) nella Replicator+ e 10.1 x 12.6 x 12.6 cm (pari a 1603 cm3) nella Replicator Mini+.
Stratasys, che ha acquisito MakerBot lo scorso anno e indirizza le scelte strategiche dei prodotti, ha ben chiaro che le stampanti 3D desktop vengono utilizzate prevalentemente per stampare in 3D prototipi, sia che si operi in ambito professionale che in ambito scolastico. Ecco perché tra le novità che accompagnano sia la Replicator plus che la Replicator Mini plus troviamo il nuovo software per la gestione delle stampe 3D: MakerBot Print. Il nuovo software permette una gestione decisamente migliorata dei modelli grazie alle caratteristiche estese rispetto al precedente MakerBot Desktop; spicca su tutte la capacità di leggere i modelli 3D dai file nativi prodotti dai software di modellazione più diffusi come SolidWorks (.sldprt, .sldasm), Inventor (.ipt, .iam), CATIA (.CATPart, .CATProduct), Wavefront (.obj), Unigraphics/NX (.prt), Solid Edge (.par, .asm), ProE/Creo (.prt, .prt., .asm, .asm.), oltre ai formati di interscambio IGES (.iges, .igs), STEP AP203/214 (.step, .stp), VRML(.wrl), Parasolid (.x_t, .x_b). Questi formati di file si aggiungono al tradizionale STL (.stl) e al proprietario MakerBot (.makerbot).
In occasione del rilascio delle nuove stampanti 3D, MakerBot ha immesso sul mercato un nuovo tipo di filamento PLA ultra resistente: TOUGH PLA, destinato alla produzione di pezzi che debbono resistere a forti sollecitazioni meccaniche. Il filamento Tough PLA viene venduto in bundle con l’apposito estrusore dedicato.
L’ultima buona notizia è che le nuove stampanti 3D MakerBot serie Plus sono a listino con un prezzo ribassato rispetto ai modelli precedenti per renderle ancora più aggressive sul mercato. Inoltre, i nuovi prodotti vengono proposti al pubblico con una offerta di lancio molto conveniente fino al 31 ottobre 2016.
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