Stratasys lancia la nuova J750, stampante 3D full color e multi-materiale
All’ultima edizione di MecSpe che si è conclusa il 9 aprile scorso abbiamo avuto un gustoso assaggio della stampa 3D a colori e multi-materiale vedendo la stampante 3D Stratasys Objet500 Connex3. I prototipi che questa stampante è in grado di realizzare sono caratterizzati da una gamma di sfumature a colori che vengono acquisite direttamente da Photoshop, grazie alla partnership stretta tra Stratasys e Adobe, applicabili ai diversi materiali fotopolimeri che la Connex3 è in grado di utilizzare.
Ma Stratasys ha deciso di superarsi e di dare ancora una volta una impronta rivoluzionaria alla stampa 3D, così come fece a suo tempo con la stampa 3D FDM. Infatti, lo scorso 4 aprile è stata annunciata ufficialmente una nuova stampante 3D a colori, la Stratasys J750, full color e multi-materiale. La stampante 3D J750 è in grado di riprodurre ben 360.000 sfumature di colore, il che permette di stampare prototipi di un realismo senza precedenti, riprodurre texture, mixare materiali opachi con trasparenti, rigidi e flessibili.

La nuova stampante 3D di Stratasys, con tecnologia PolyJet, è attualmente l’unica che permette, in un’unica stampa 3D, la realizzazione di prototipi impiegando materiali differenti e con una gradazione di colori vastissima, ottenendo così un risultato immediatamente realistico senza ulteriori operazioni di post-elaborazione. In termini pratici questo impatta positivamente sul ciclo di sviluppo e di lancio di un prodotto, riducendo drasticamente i tempi e i costi, venendo meno la necessità di verniciare e di assemblare l’oggetto.
E’ facile immagine come queste capacità si traducano in una estensione della libertà creativa di ingegneri e designer di prodotto, così come in un ampliamento dei servizi offerti dai service bureau. Anche l’ambito medicale può trarre enormi vantaggi grazie alla possibilità, ad esempio, di riprodurre modelli anatomici estremamente realistici e dettagliati da impiegare per scopi di studio.

La J750 può utilizzare 6 diversi materiali di stampa più un materiale di supporto in una sola operazione di stampa 3D; i materiali impiegati sono quelli tipicamente utilizzati nelle stampanti 3D PolyJet –parliamo quindi di fotopolimeri – che comprendono rigidi opachi, trasparente, materiali flessibili in grado di simulare diversi gradi Shore A. Il nuovo software PolyJet Studio importa i file direttamente dai software 3D di Adobe.
